A RISERVA
Il Lago di Serranella è un invaso artificiale creato nel 1981 per scopi irrigui ed industriali. Situato alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino è diventato in pochi anni un ambiente palustre ricco di vita ed un’importante zona umida, luogo di sosta per l’avifauna migratrice lungo la rotta adriatica.
Un gruppo di giovani naturalisti ne ha seguito l’evoluzione promuovendo la tutela dell’area che nel 1987 è diventata Oasi di Protezione della Fauna istituita dalla Provincia di Chieti con la gestione del WWF Italia e successivamente, nel 1990, l’istituzione della Riserva Naturale Regionale.
La gestione operativa dell’area protetta è affidata dai Comuni e dal WWF allo IAAP; la Riserva dispone di strutture, di personale stabile e di collaboratori ed è divenuta nel tempo un importante punto di riferimento nella vallata del Sangro anche nel campo della progettazione e del ripristino ambientale.
L’area è stata inoltre inclusa fra i Siti di Interesse Comunitario con il codice IT7140215 “Lago di Serranella e colline di Guarenna”.
Vista la presenza di numerosi terreni agricoli da qualche anno la Riserva sta sviluppando programmi a tutela della biodiversità rurale.
FLORA E VEGETAZIONE
Le indagini effettuate già da alcuni anni hanno messo in luce l’eccezionale ricchezza vegetazionale della Riserva dove sono state già rilevate circa 25 associazioni vegetali, quasi tutte legate ad ambienti acquatici, con specie talvolta molto rare. La vegetazione più rappresentata è ovviamente quella palustre con un esteso canneto a cannuccia di palude. Del tutto peculiare è la comunità a tifa di Laxmann, specie nota in Abruzzo solo per la Riserva di Serranella ed inserita nel “Libro Rosso” delle Piante d’Italia, che spesso vegeta insieme alla tifa minore, anche questa una pianta alquanto rara nella regione. Man mano che ci si avvicina alle sponde del lago si incontrano fasce di vegetazione ripariale dove domina il saliceto con la presenza del salice da ceste, del salice rosso e del ripaiolo che lasciano poi spazio ai saliceti con fisionomia più arborea dominati dal salice bianco misti al pioppo bianco, soprattutto sul torrente Gogna. In aree vicine alle sponde domina l’ontano nero; esso costituisce una tipica associazione, l’ontaneta, che ospita numerosi arbusti: il sanguinello, la fusaggine, il nocciolo, il ligustro, il luppolo. Vicino al torrente Gogna si è conservato un lembo di bosco con olmo campestre e farnia, una quercia un tempo molto diffusa negli estesi boschi di pianura ed oggi rara e localizzata nella regione. Fra le specie più rare e degne di menzione va ricordata l’Epipactis palustris, un’orchidea rara che abita solo paludi ben conservate, la brasca a foglie opposte e la zannichellia, mentre nel sottobosco vive la clematide viticella, una rara liana, il cencio molle e la carice falso-cipero, di cui Serranella è la terza località nota in Abruzzo.
LA FAUNA
L’aspetto naturalistico più importante della Riserva di Serranella è la notevole ricchezza avifaunistica; per la sua posizione geografica essa è infatti divenuta un punto strategico per le migrazioni degli uccelli lungo la costa adriatica. Sono state censite oltre 200 specie di uccelli, di cui alcune molto rare come falco pescatore, cicogna nera, mignattaio, gru, fenicottero, marangone, spatola, airone bianco maggiore e cormorano, la cui presenza nelle migrazioni e d’inverno è ormai regolare. Nel periodo di migrazione e svernamento il lago è frequentato da un numero elevato di uccelli, in particolare anatre, folaghe e trampolieri. Le specie nidificanti sono oltre 70 tra le quali germano reale, nitticora, cannareccione, tarabusino e, irregolarmente, codone, scelto anche quale simbolo dell’area protetta. Di recente è stata confermata la nidificazione a Serranella della nitticora e del cavaliere d’Italia, prima in Abruzzo. Nei campi coltivati e nelle aree cespugliate si riproducono la cappellaccia, l’upupa, l’occhiocotto e l’averla capirossa. Le aree boscate sono frequentate da picchio verde, picchio rosso maggiore, poiana e nibbio reale, la cui nidificazione è di grande rilievo. Tra i mammiferi la volpe, il tasso, la faina e il moscardino risultano comuni, meno frequenti la puzzola e il topo quercino. Negli ultimi anni si sono osservati anche il capriolo, probabilmente proveniente dalle aree collinari limitrofe dove è sempre più diffuso, e la nutria, un mammifero di origine sudamericana allevato in Europa per la pelliccia. Di recente è stata rilevata la presenza di qualche esemplare di lupo, probabilmente proveniente dal vicino parco della Majella. La fauna ittica è rappresentata da diverse specie, soprattutto legate ai fondali melmosi come tinca, carpa, anguilla, barbo, cadevano e cobite, piccolo pesce molto bello ma difficile da osservare per le sue abitudini di vita.
PERCORSI
Percorso del Sangro
Situato sulla sinistra dell’invaso parte dal Centro visite, scende sotto la traversa consentendo di osservare il Centro Testudo e le aree faunistiche. Conduce infine al Sangro che riprende il suo corso dopo aver formato l’invaso. È un percorso natura dove vengono svolte per lo più le attività didattiche con i ragazzi anche perché permette l’osservazione dell’habitat tipico di un greto fluviale.
Percorso degli orti
Il sentiero si diparte in contrada Guarenna, nel territorio di Casoli in prossimità della chiesa rurale di S. Francesco. È un percorso di interesse paesaggistico e culturale che permette di osservare da vicino l’antico sistema degli orti legati all’ambiente fluviale e l’area protetta nel suo punto panoramico più alto, per poi ricondurre al Centro visite.
Percorso dei fiumi
Permette di osservare da vicino ambienti, vegetazione e fauna di uno degli angoli più interessanti della Riserva, esattamente alla confluenza dei fiumi Aventino e Sangro, nel territorio di Altino, arrivando da contrada Selva. Negli orari migliori consente l’osservazione, anche ravvicinata, dell’avifauna acquatica.
Percorso delle lanche
Si sviluppa sul lato destro dell’invaso con partenza dal parcheggio situato in contrada Scosse di Altino e attraversa l’area che negli ultimi anni è stata interessata da grandi progetti di restauro ambientale che hanno ricreato l’antico paesaggio fluviale. È un percorso di suggestiva bellezza naturalistica e paesaggistica, arricchito dagli interventi di artisti contemporanei.
Percorso del Gogna
Un lungo itinerario che, a partire dall’innesto con il Percorso degli orti, risale la valle del torrente Gogna fin quasi al centro abitato di Sant’Eusanio del Sangro. L’area è caratterizzata da un’ampia piana, dove il torrente forma numerosi meandri ricoperti da una rigogliosa vegetazione, impreziosita dalla presenza di piante rare come la farnia.
IL CEA DEL FIUME
Il Centro di Educazione Ambientale del Fiume è situato presso la Riserva Regionale “Lago di Serranella” istituita con L.R. n. 68/90, un ambiente palustre alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino, importante luogo di sosta per l’avifauna migratoria e centro di osservazione sul basso corso del Sangro. Il CEA del Fiume promuove non solo attività “tradizionalmente” rivolte al mondo della scuola e alla formazione ma anche azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento della popolazione locale, di collaborazione con gli operatori del sociale e del volontariato, dei centri diurni degli anziani. Il CEA sostiene inoltre la ricerca scientifica e storica: ha avviato proficue collaborazioni con enti, ricercatori, docenti e quanti si occupano, a vari livelli, dell’ambiente naturale ed attivato convenzioni con università a livello nazionale.
Nel CEA del Fiume è stato attivato anche un Centro Studi sul Sangro finalizzato alla documentazione e all’allestimento di un archivio del territorio; esso è divenuto quindi un poliedrico laboratorio didattico operativo e multidisciplinare con il fine ultimo di promuovere comportamenti individuali e sociali atti a favorire una gestione sostenibile delle acque insieme alla consapevolezza delle problematiche ambientali.
Il CEA del Fiume è riconosciuto fra i centri di interesse regionale ai sensi della Legge Regionale n. 122/99 sull’educazione ambientale e si è specializzato in particolare nel tema della biodiversità rurale e della tutela delle cultivar.
AREE FLORO-FAUNISTICHE ED AMBIENTE RURALE
Nei pressi del Centro visite sono situate le aree faunistiche delle testuggini terrestri e palustri e l’area faunistica delle anatre con funzioni educative e di conservazione.
È in fase di realizzazione un orto botanico con le specie vegetali più rappresentative degli ambienti mediterranei ed acquatici ed una sezione dedicata alle varietà locali arboree, il giardino di Pomona. Vicino ai bordi dell’invaso è stato ricostruito un ambiente rurale con un pagliaio, un piccolo vivaio, l’orto medioevale, il semenzaio e la rola. Nella stessa area vengono annualmente messi a coltivazione orti didattici ad opera delle scuole.
CENTRO TESTUGGINI
Nell’ambito del Progetto Emys, avviato nel 1995, oltre al censimento e alla tutela delle popolazioni spontanee di testuggine palustre (Emys orbicularis) in Abruzzo, è stata realizzata un’area destinata al recupero, alla custodia e all’allevamento degli esemplari di questa specie in collaborazione con la Società Erpetologica-Sezione abruzzese. In appositi stagni, facilmente accessibili al pubblico, sono stati ricostruiti gli habitat tipici della specie in cui è ospitato un nucleo di individui riproduttori e non che vengono utilizzati per attività didattiche, per la custodia di animali sottratti a detenzione illegale e per l’allevamento e la successiva reintroduzione in ambienti idonei di altre aree protette della regione.
LE VISITE
La Riserva è aperta tutto l’anno. Le visite guidate si effettuano nei giorni feriali e festivi su prenotazione, nella mattinata e nel pomeriggio. Si raccomanda, in particolare per le scuole ed i gruppi, di prenotare in anticipo presso gli uffici della Riserva.
AREE PIC-NIC E SOSTA
Su entrambi i lati dell’invaso, in prossimità del Centro visite e del parcheggio in contrada Scosse, sono localizzate aree attrezzate con tavoli e panche mentre panchine per la sosta sono posizionate lungo il percorso delle lanche.
COME ARRIVARCI
In auto e in pullman
Dall’autostrada A14 Bologna-Canosa si esce al casello Val di Sangro e si prosegue lungo la fondovalle Sangro in direzione Castel di Sangro fino all’uscita di Lanciano. Da qui, dopo circa 1 km, si svolta a sinistra sulla strada provinciale verso Casoli. Dopo circa 4 km sulla sinistra, indicato con segnaletica, è situato l’ingresso della Riserva.
Con i mezzi pubblici
In autobus si raggiunge la riserva con le linee che collegano Lanciano a Casoli, fermata in località Brecciaio, oppure tra Atessa ed Archi con fermata alla Staz. di Perano o la Staz. di Archi.
DOVE SI TROVA
In Abruzzo, provincia di Chieti, nella bassa vallata del Sangro alla confluenza con l’Aventino, nei territori comunali di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro.
Data di creazione
1987: istituzione di un’Oasi di Protezione della Fauna della Provincia di Chieti
1990: istituzione della Riserva Regionale con L.R. 68/90
Estensione
300 ha + 200 ha di fascia di rispetto
Vincoli di protezione
Riserva Naturale Regionale, L.R. 68/90
Sito di Interesse Comunitario IT7140215 “Lago di Serranella e colline di Guarenna”
Gestione
Comuni di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro, WWF Italia e allo IAAP.
Strutture
Rete dei percorsi, capanni di avvistamento, aree di sosta, parcheggio, Centro visite, Centro di Educazione Ambientale del Fiume, giardino botanico, aree faunistiche, laboratorio didattico, museo naturalistico, orto medioevale, ambiente rurale. Alcune strutture e percorsi sono accessibili ai portatori di handicap.
Riserva Naturale Regionale
Oasi WWF
LAGO di SERRANELLA
Provincia: Chieti
Comune: Altino, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro